Come Riconoscere i Segni di Demenza Senile

Опубликовал Admin
27-09-2016, 21:50
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Assistere al declino cognitivo di una persona cara affetta dal morbo di Alzheimer, o da altre forme di demenza senile, potrebbe essere straziante. Il termine demenza è utilizzato per indicare una serie di sintomi che interferiscono con il normale svolgimento delle attività quotidiane e che compromettono la memoria, le funzioni cognitive e la capacità di relazionarsi con gli altri. Quasi l'11% dei casi di demenza è considerato potenzialmente reversibile, soprattutto nei pazienti di età inferiore ai 65 anni. La depressione, l'ipotiroidismo e la carenza di vitamina B12 sono le cause potenzialmente reversibili della demenza. Non esiste una cura per questa patologia, ma ci sono delle terapie per rallentarne la progressione e alleviare i sintomi nella fase iniziale della malattia. Una diagnosi tempestiva è fondamentale per pianificare il futuro del paziente e aiutarlo a convivere con i problemi derivanti dalla malattia.

Osservare i Primi Segnali di Demenza

  1. Verifica la perdita di memoria. Tutti abbiamo delle amnesie ogni tanto, ma i soggetti affetti da demenza potrebbero non riuscire a ricordare i fatti recenti oppure le strade consuete e i nomi dei familiari.
    • Non tutti hanno una memoria di ferro, pertanto l'amnesia occasionale è un disturbo abbastanza comune tra gli adulti. I familiari e gli amici più stretti dovrebbero essere in grado di giudicare sin dall'esordio della malattia i cambiamenti comportamentali del paziente.
    • Se la perdita di memoria diventa talmente grave da compromettere lo svolgimento delle attività quotidiane, sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico curante per avere una diagnosi più precisa.
  2. Osserva le eventuali difficoltà nello svolgimento di compiti basilari. I pazienti affetti da demenza potrebbero dimenticare di servire il pasto che hanno preparato oppure dimenticare addirittura di avere cucinato. Potrebbero anche avere difficoltà nel compiere semplici gesti come vestirsi. In generale, osserva il grado di autonomia nel lavarsi e nel vestirsi. Se noti un peggioramento progressivo del paziente, consulta il tuo medico per una diagnosi più precisa.
  3. Prendi nota dei disturbi del linguaggio. È normale che a volte sfugga una parola, ma coloro che soffrono di demenza, quando non riescono a richiamare alla memoria la parola corretta si innervosiscono. Potrebbero perdere la pazienza con il loro interlocutore, rendendo la situazione ancora più frustrante.
    • Nella fase iniziale della demenza i deficit linguistici sono caratterizzati dalla difficoltà nel ricordare parole, detti ed espressioni.
    • Successivamente si aggravano compromettendo la capacità di comprendere il linguaggio degli altri.
    • Alla fine il soggetto potrebbe non essere in grado di comunicare verbalmente. A questo stadio della malattia comunicherà soltanto attraverso le espressioni facciali e i gesti.
  4. Nota i segnali di confusione. Le persone affette da demenza spesso manifestano gravi alterazioni dei parametri spazio-temporali. Questo problema va oltre una semplice dimenticanza o i "problemi della vecchiaia" – la confusione spazio-temporale indica l'incapacità del soggetto di riconoscere il luogo in cui si trova in un determinato momento.
    • La confusione spaziale porta coloro che soffrono di demenza a perdere il senso dell'orientamento, confondendo il nord con il sud e l'est con l'ovest. Essi potrebbero girovagare senza meta, dimenticare come sono giunti in un determinato posto e non sapere come ritornare a casa.
    • Il disorientamento temporale è caratterizzato dall'incapacità di stabilire una collocazione temporale agli eventi. Potrebbe essere lieve, come mangiare o dormire negli orari sbagliati, ma anche portare all'inversione del ritmo sonno/veglia. Un soggetto potrebbe fare colazione nel bel mezzo della notte oppure prepararsi per andare a letto durante il giorno.
    • Il disorientamento spaziale riguarda dapprima la difficoltà ad orientarsi soprattutto in ambienti nuovi, ma coinvolge progressivamente la capacità di padroneggiare lo spazio in ambienti conosciuti, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita del nucleo familiare.
  5. Non ignorare l'abitudine di conservare gli oggetti nei posti sbagliati. Coloro che soffrono di demenza spesso ripongono gli oggetti nei posti più impensabili. Per esempio, potrebbero conservare il borsellino nel freezer e il coperchio del thermos nel seminterrato.
  6. Osserva i deficit del pensiero astratto e delle capacità di critica. Mentre una persona normale commette degli errori occasionali sul suo libretto degli assegni, un soggetto affetto da demenza potrebbe perdere la capacità di calcolo. Potrebbe anche non riconoscere che il fischio della pentola a pressione indica che l'acqua sta bollendo e lasciare che questa evapori.
  7. Nota i cambiamenti di umore e di personalità. Sebbene le persone possano essere di cattivo umore ogni tanto, coloro che soffrono di demenza subiscono dei cambiamenti repentini di umore. Possono passare da uno stato euforico alla pazzia pura nel giro di pochi minuti, oppure diventare irritabili e paranoici. Essi sono quasi sempre consapevoli delle loro difficoltà nello svolgere le attività più comuni e ciò può essere frustrante. Questa consapevolezza spesso sfocia in scatti di irritabilità e paranoia.
    • È importante mantenere la calma nei confronti del paziente, poiché un approccio sbagliato è controproduttivo per ambo le parti.
  8. Osserva i segnali di apatia. La persona potrebbe non avere più voglia di frequentare i posti abituali, di partecipare alle attività che prima apprezzava, oppure di vedere la gente che solitamente incontrava. Man mano che le attività quotidiane diventano più complicate, molti soggetti diventano sempre più introversi. Potrebbero propendere per uno stile di vita sedentario, non riuscendo a trovare gli stimoli per svolgere qualsiasi attività sia dentro che fuori casa.
    • Nota se la persona trascorre molte ore seduto a fissare il vuoto oppure a guardare la televisione.
    • Osserva la perdita di interesse nelle attività abituali, la scarsa igiene personale e le difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane.
  9. Confronta il comportamento attuale della persona con quello abituale. La demenza comporta un insieme di comportamenti eccentrici e insoliti. Nessuno di questi segnali è sufficiente per una diagnosi precisa. Una semplice dimenticanza non è un segnale di demenza. Valuta la combinazione di tutti i sintomi elencati. Meglio conosci il soggetto, più ti sarà facile individuare i suoi cambiamenti comportamentali.

Confermare i Sintomi

  1. Impara a conoscere alcune forme di demenza. Questa è una patologia molto varia e assume caratteristiche diverse a seconda del paziente. Generalmente è possibile prevedere la progressione della malattia prendendone in considerazione le cause.
    • Morbo di Alzheimer: la demenza progredisce gradualmente, di solito nel corso degli anni. La causa precisa non è nota, ma in diverse regioni del cervello dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer sono state ritrovate placche e strutture chiamate grovigli neurofibrillari.
    • Demenza a corpi di Lewy: depositi anomali di proteina fibrillare, chiamati corpi di Lewy, si concentrano all'interno dei neuroni, provocando un declino progressivo delle capacità mentali e motorie. Può anche causare allucinazioni visive, che in alcuni casi danno l'illusione di parlare con persone assenti.
    • Demenza multi-infartuale: si manifesta a causa di un apporto insufficiente di sangue al cervello per periodi di tempo prolungati. Le persone che soffrono di questa forma di demenza potrebbero manifestare dei sintomi che rimangono stabili per un determinato lasso di tempo e successivamente peggiorano in seguito ad altri ictus.
    • Demenza fronto-temporale: il deterioramento dei lobi temporali e frontale del cervello provoca un cambiamento della personalità o una disfunzione del linguaggio. Questa forma di demenza si manifesta tra i 40 e i 75 anni.
    • Idrocefalo normoteso: è caratterizzato da un'eccessiva quantità di liquido cerebrospinale nei ventricoli cerebrali che provoca l'insorgenza graduale o improvvisa dei sintomi, a seconda della velocità con cui aumenta la pressione. La TAC o la risonanza magnetica sono indispensabili per individuare questa forma di demenza.
    • Morbo di Creutzfeld-Jacob: questa è una malattia neurovegetativa rara, probabilmente provocata da una proteina prionica anormale presente nel loro organismo. Sebbene i sintomi possano manifestarsi a distanza di tempo dall'insorgere della malattia, la sua progressione è molto rapida. Per rilevare la presenza della proteina prionica, ritenuta responsabile di questa patologia, è necessaria una biopsia del cervello.
  2. Consulta il medico. Se pensi di notare un insieme di cambiamenti comportamentali, è preferibile richiedere il parere di un esperto. In alcuni casi il medico curante è in grado di diagnosticare la demenza. Più spesso, il paziente ha bisogno del consulto di uno specialista, come il neurologo o il geriatra.
  3. Fornisci l'anamnesi completa del paziente, non tralasciando informazioni dettagliate su come e quando si sono manifestati i sintomi. In base a questi dati, il medico potrebbe prescrivere alcuni esami specifici come l'emocromo, l'esame della glicemia o l'esame per valutare la funzionalità della tiroide. Gli esami variano in base alla forma di demenza da valutare.
  4. Comunica al medico il nome di tutti i farmaci assunti dal paziente. Alcune associazioni di farmaci potrebbero simulare o accentuare i sintomi della demenza. Talvolta l'assunzione di farmaci per il trattamento di altre patologie potrebbe provocare alcuni sintomi tipici della demenza. Questo problema è comune tra gli anziani, pertanto procurati un elenco completo dei farmaci.
    • Alcune classi di farmaci che potrebbero provocare effetti collaterali sono le benzodiazepine, i beta bloccanti, alcuni inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, i cosiddetti neurolettici e la difenidramina (tra gli altri).
  5. Preparati a una visita completa, utile per identificare un eventuale disturbo che potrebbe associarsi o contribuire all'insorgere della demenza. Esempi di patologie correlate alla demenza sono le malattie cardiovascolari, l'ictus, le carenze nutrizionali oppure l'insufficienza renale.
    • Il medico potrebbe effettuare anche una visita psichiatrica per escludere la depressione come causa principale dei sintomi del paziente.
  6. Lascia che il medico esamini le abilità cognitive attraverso alcuni test per valutare la memoria, la capacità di calcolo e le abilità linguistiche, come scrivere, disegnare, dare un nome agli oggetti e seguire le indicazioni. Questi test servono per valutare le capacità cognitive e motorie.
  7. Sottoponi il paziente a un esame obiettivo neurologico. Questo esame valuterà l'equilibrio, Ia prontezza dei riflessi e i disturbi sensitivi del paziente. Viene eseguito per escludere altri disturbi e individuare i sintomi curabili. Il medico potrebbe prescrivere anche una TAC o una risonanza magnetica al cervello per individuare eventuali cause di fondo come ictus o tumori.
  8. Cerca di capire se la demenza è reversibile. Le demenze causate da alcuni disturbi talvolta possono essere curate e bloccate con farmaci specifici. Tuttavia altre forme di demenza sono degenerative e irreversibili. È importante capire in quale forma di demenza rientra la patologia del paziente per offrirgli il sostegno adeguato.
    • Tra le demenze non degenerative o reversibili ricordiamo l'ipotiroidismo; la neurosifilide; la carenza di vitamina B12, acido folico o tiamina; la depressione e l'ematoma subdurale.
    • Tra le demenze degenerative o irreversibili ricordiamo il morbo di Alzheimer, la demenza multi-infartuale e la demenza da infezione HIV.

Avvertenze

  • A volte i soggetti affetti da demenza, o i loro familiari, tendono a negare l'esistenza della malattia.
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