Come Sapere Se hai un'Ernia

Опубликовал Admin
26-09-2016, 18:55
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Nel corpo umano ogni organo è contenuto all'interno di una camera vuota, detta anche "cavità". Quando un organo sporge all'esterno della sua cavità, potresti soffrire di ernia – un disturbo che non è solitamente mortale e che a volte sparisce da solo. In genere, l'ernia si sviluppa nell'area addominale (tra il torace e i fianchi) e nel 75-80% dei casi nella zona inguinale. Con il passare degli anni le probabilità che si sviluppi un'ernia aumentano e gli interventi chirurgici per porvi rimedio diventano a loro volta più rischiosi. Esistono diversi tipi di ernia e ognuno di questi richiede un trattamento specifico, è quindi importante imparare a riconoscere questo disturbo.

Riconoscere i Sintomi

  1. Valuta i tuoi fattori di rischio. Sebbene chiunque possa soffrire di ernia, alcuni fattori possono aumentarne le probabilità. Può trattarsi di qualche malattia cronica oppure temporanea, come una brutta tosse. Tra i fattori di rischio dell'ernia ci sono:
    • Aumento della pressione addominale;
    • Tosse;
    • Sollevamento di pesi;
    • Stitichezza;
    • Gravidanza;
    • Obesità;
    • Invecchiamento;
    • Fumo;
    • Assunzione di steroidi.
  2. Fai attenzione a qualunque protrusione. Un'ernia è un'imperfezione del tessuto muscolare che contiene un organo. A causa di questo difetto, l'organo sporge all'esterno dell'apertura, causando l'ernia; tale fenomeno si manifesta come una zona gonfia o un bozzo sulla pelle. L'ernia diventa spesso più grande quando il paziente resta in piedi o fa uno sforzo; il sito dell'area gonfia può variare a seconda del tipo di ernia. La classificazione dei diversi tipi di ernia utilizza criteri che fanno riferimento sia al sito di sviluppo sia alla causa.
    • Inguinale: si sviluppa nella regione dell'inguine (tra l'osso dell'anca e il pavimento pelvico);
    • Ombelicale: si manifesta attorno all'ombelico;
    • Femorale: si verifica lungo l'interno delle cosce;
    • Incisionale: si sviluppa nel sito in cui è stato precedentemente eseguito un intervento chirurgico che ha indebolito alcuni punti dei tessuti muscolari che trattengono un organo;
    • Diaframmatica o iatale: si forma quando vi è un difetto congenito nel diaframma.
  3. Fai attenzione al vomito. Se l'ernia interessa l'intestino, può modificare o anche bloccare il flusso del cibo nell'apparato digerente. Ciò può causare un reflusso intestinale che porta a nausea o vomito. Quando l'intestino non è completamente bloccato, potresti manifestare dei sintomi più lievi, come nausea senza vomito o calo dell'appetito.
  4. Controlla i segni di stitichezza. Potresti manifestare questo sintomo se soffri di ernia inguinale o femorale nell'area inferiore del corpo. La costipazione consiste sostanzialmente nella manifestazione opposta al vomito. Quando non riesci a evacuare, soffri di stitichezza – le feci restano nell'intestino invece di uscire. È evidente che questo sintomo richiede un intervento chirurgico immediato.
    • Le diverse tipologie di ernia possono essere molto gravi quando interferiscono con le normali funzioni dell'organismo necessarie per la sopravvivenza. Se manifesti qualunque segnale di costipazione, rivolgiti subito al medico.
  5. Non trascurare le sensazioni anomale o di pienezza. Molte persone con l'ernia non manifestano alcun segno di dolore o sintomi visibili particolarmente gravi o significativi. Molti pazienti provano però una sensazione di pesantezza o pienezza nell'area interessata, soprattutto all'addome. Potresti pensare che questo sintomo sia riconducibile a un po' di gonfiore e gas intestinale; se non altro, avrai la completa consapevolezza della zona addominale, a prescindere che si tratti di sensazione di pienezza, debolezza o una semplice pressione inspiegabile. Puoi alleviare tale "gonfiore" dovuto all'ernia con il riposo in posizione reclinata.
  6. Tieni traccia del livello di dolore. Sebbene non sia sempre presente, il dolore è un indicatore di ernia, soprattutto se ci sono delle complicazioni. L'infiammazione può causare una sensazione di bruciore o di dolore acuto; l'accumulo della pressione può causare un dolore lancinante che indica che l'ernia sta toccando direttamente le pareti muscolari. Ecco come questo disturbo provoca dolore nelle diverse fasi:
    • Ernia irriducibile: non è in grado di rientrare nella sua normale sede, tende anzi a sporgere di più; potresti provare dolore occasionale.
    • Ernia strozzata: l'organo sporgente sta perdendo l'apporto di sangue e può morire, se non viene curato tempestivamente. In questo caso, provi un forte dolore, oltre a nausea, vomito, febbre e difficoltà a defecare; è quindi necessario un intervento chirurgico d'urgenza.
    • Ernia iatale: lo stomaco protrude dalla sua cavità, provocando dolore toracico. Ciò compromette anche il flusso sanguigno, causando il reflusso acido e rendendo difficile la deglutizione.
    • Ernia non trattata: generalmente questo disturbo non causa dolore o altri sintomi, ma se non viene curato può far male e portare ad altri problemi di salute.
  7. Sappi quando è opportuno rivolgersi al medico. Tutti i tipi di ernia sono potenzialmente pericolosi. Se temi di esserne affetto, devi farti visitare dal medico per ottenere una diagnosi il prima possibile. Egli sarà in grado di stabilire se effettivamente soffri di ernia e valuterà con te la gravità, oltre alle possibili cure.
    • Se sai per certo di avere un'ernia e provi un'improvvisa sensazione palpitante o dolore nell'area, vai immediatamente al pronto soccorso. L'ernia può "strozzarsi" e bloccare il flusso sanguigno, una situazione estremamente pericolosa.

Conoscere i Fattori di Rischio

  1. Tieni in considerazione il sesso. Gli uomini hanno maggiori probabilità di soffrire di ernia rispetto alle donne. Secondo alcuni studi, anche l'ernia congenita – evento abbastanza frequente nei neonati – colpisce principalmente i maschi; lo stesso accade nell'età adulta. Gli uomini corrono un rischio maggiore, perché l'ernia è collegata alla ritenzione dei testicoli; questi scendono attraverso il canale inguinale poco prima della nascita. Il canale inguinale nell'uomo – che contiene i dotti che si collegano con i testicoli – si chiude di solito dopo la nascita; in alcuni casi però questo processo non avviene in maniera appropriata, rendendo più probabile la formazione di ernie.
  2. Conosci la storia familiare. Se qualche altro membro della famiglia ha sofferto in passato di ernia, anche tu hai maggiori rischi di averla. Alcune malattie ereditarie colpiscono i tessuti connettivi e muscolari, rendendoti più vulnerabile a questo disturbo. Tieni presente che le probabilità di un'ernia ereditaria sono associate solo a difetti genetici; in linea generale, non si conoscono schemi genetici per le ernie.
    • Se hai già avuto altre ernie in passato, hai maggiori probabilità di averne una ulteriore in futuro.
  3. Fai attenzione allo stato di salute dei polmoni. La fibrosi cistica (un problema polmonare potenzialmente mortale) riempie i polmoni di muco denso. Le persone affette da tale malattia sviluppano una tosse cronica dovuta al tentativo di liberare le vie aree da questi tappi di muco. L'aumento della pressione dovuto alla tosse è un fattore di rischio per l'ernia; si tratta infatti di un disturbo che applica una maggiore pressione sui polmoni, stressandoli e danneggiandone le pareti. I malati provano dolore e disagio quando tossiscono.
    • Anche i fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare una tosse cronica e di conseguenza di soffrire di ernia.
  4. Fai attenzione alla stitichezza cronica. La costipazione richiede uno sforzo maggiore da parte dei muscoli addominali per evacuare. Se questi muscoli sono deboli e continui a mettere costantemente pressione contro gli stessi, hai maggiori probabilità di soffrire di ernia.
    • I muscoli possono essere deboli a causa di un'alimentazione povera di sostanze nutrienti, mancanza di attività fisica e l'età avanzata.
    • Anche gli sforzi durante la minzione possono aumentare le probabilità di soffrire di ernia.
  5. Sappi che sei a rischio se sei incinta. La crescita del bambino nell'utero aumenta notevolmente la pressione intraddominale, oltre al peso di quest'area, che è un ulteriore fattore di rischio.
    • Anche i bambini prematuri rischiano di soffrire di tale disturbo, perché i loro muscoli e tessuti non sono ancora completamente sviluppati e abbastanza forti.
    • I difetti ai genitali dei neonati possono stressare le zone maggiormente a rischio di sviluppare un'ernia. Tra questi ci sono una posizione anomala dell'uretra, fluido nei testicoli e ambiguità genitale (il neonato presenta caratteristiche genitali di entrambi i sessi).
  6. Porta il peso a livelli normali. Le persone obese o in sovrappeso hanno maggiori probabilità di soffrire di ernia. Proprio come per le donne incinte, anche in questo caso un addome più grande aumenta la pressione nell'area, influendo sui muscoli deboli. Se sei in sovrappeso, dovresti iniziare un piano dietetico per dimagrire.
    • Fai attenzione alle perdite di peso improvvise e drastiche, come le diete crash, perché indeboliscono i muscoli e possono provocare l'ernia. Se decidi di dimagrire, segui un processo graduale e salutare.
  7. Valuta se il tuo lavoro può essere responsabile del problema. Sei a rischio di sviluppare l'ernia, se le tue mansioni prevedono prolungati allungamenti in posizione eretta e molti sforzi fisici. Tra le categorie di lavoratori più a rischio di ernia per cause professionali ci sono i muratori, i commessi, i carpentieri e così via. Se rientri in una di queste categorie, parla con il titolare; potrebbe trovarti altre mansioni che non sono così direttamente associate all'ernia.

Riconoscere i Tipi di Ernia

  1. Sappi come viene diagnosticata l'ernia dal medico. Durante l'esame fisico, il dottore dovrebbe lasciarti sempre in posizione eretta. Mentre esamina e tasta la zona gonfia, ti chiede di tossire, fare qualche sforzo o alcuni movimenti per quanto ti è possibile. Il medico esaminerà quindi la flessibilità e i movimenti che sei in grado di fare e che coinvolgono l'area in cui si sospetta la presenza dell'ernia. Dopo la valutazione, potrai ottenere una diagnosi e sapere se effettivamente si tratta di ernia e di quale tipologia.
  2. Riconosci l'ernia inguinale. Si tratta del tipo più comune e si sviluppa quando l'intestino o la vescica premono le pareti addominali inferiori verso l'inguine e il canale inguinale. Negli uomini, questo canale contiene i dotti spermatici che si collegano con i testicoli e l'ernia è generalmente causata da una debolezza naturale di questo canale. Nelle donne, il canale contiene i legamenti che tengono l'utero in posizione. Esistono due tipi di ernia inguinale: diretta e, molto più frequente, indiretta.
    • Ernia inguinale diretta: metti un dito sul canale inguinale – la piega lungo il bacino dove iniziano le gambe. Dovresti sentire un rigonfiamento che protrude in avanti e che diventa più grande quando tossisci.
    • Ernia inguinale indiretta: quando tocchi il canale inguinale, dovresti sentire una protuberanza che va dall'esterno verso la parte centrale del corpo (dal settore laterale a quello mediale). Tale rigonfiamento può anche spostarsi verso lo scroto.
  3. Si può sospettare un'ernia iatale nei pazienti con più di 50 anni. Questo tipo di ernia si manifesta quando la parte superiore dello stomaco preme sull'apertura del diaframma e sul torace. Le persone maggiormente colpite sono però quelle oltre i 50 anni d'età; se un bambino ne è affetto, probabilmente la causa è da imputare a un difetto alla nascita.
    • Il diaframma è una sottile fascia muscolare che aiuta a respirare; è anche il muscolo che separa gli organi addominali da quelli toracici.
    • L'ernia iatale provoca una sensazione di bruciore allo stomaco, dolore al petto e difficoltà di deglutizione.
  4. Cerca l'ernia ombelicale nei neonati. Sebbene si tratti di un'ernia che può verificarsi anche in una fase successiva della vita, colpisce soprattutto i neonati e i bambini che hanno meno di 6 mesi. Si manifesta quando l'intestino preme sulle pareti addominali vicino all'ombelico e il rigonfiamento è visibile soprattutto quando il bambino piange.
    • Con questo tipo di ernia dovresti vedere una protuberanza sull'ombelico.
    • L'ernia ombelicale scompare solitamente da sola, ma se dura fino ai 5-6 anni d'età, se è molto grande o causa sintomi, richiede un intervento chirurgico.
    • Prendi nota della misura; quando l'ernia è di dimensioni ridotte, circa 1,3 cm, può scomparire da sola; se però è più grande, è necessaria un'operazione chirurgica.
  5. Fai attenzione all'ernia incisionale (laparocele) che può manifestarsi dopo una procedura chirurgica. L'incisione (taglio) eseguita durante l'operazione richiede tempo per guarire e cicatrizzarsi nella maniera appropriata; ci vuole del tempo anche per riportare i muscoli circostanti alla loro forza originaria. Se i tessuti degli organi premono contro la cicatrice prima che questa sia guarita, può verificarsi tale tipo di ernia. Si tratta di un disturbo più frequente negli anziani e nei pazienti in sovrappeso.
    • Applica una pressione delicata ma decisa vicino al sito dell'incisione con le dita; dovresti sentire un rigonfiamento nell'area.
  6. Riconosci l'ernia femorale nelle donne. Sebbene possa verificarsi in entrambi i sessi, la maggior parte dei casi colpisce le donne, a causa del bacino più ampio. In questa zona c'è il canale che lascia passare le arterie, le vene e i nervi verso la parte superiore delle cosce; generalmente, si tratta di uno spazio stretto, ma diventa facilmente più grande, se la donna è incinta o obesa; quando si allunga, diventa debole e quindi più suscettibile a ernie.

Trattare l'Ernia

  1. Segnala immediatamente un dolore acuto. Se i sintomi si manifestano improvvisamente, la prima cosa che vorrà fare il medico sarà di gestire il dolore. Nel caso di ernia strozzata, il dottore vorrà prima cercare di schiacciarla fisicamente, per riportarla alla sua posizione originale. Questo può ridurre l'infiammazione acuta e il gonfiore, concedendo più tempo per organizzare un intervento chirurgico programmato. Questa tipologia di ernia richiede un'operazione immediata, per evitare che il tessuto cellulare muoia e gli organi possano perforarsi.
  2. Valuta una procedura chirurgica elettiva. Anche se non si tratta di un problema estremamente grave, il medico potrebbe consigliarti questo trattamento per riparare i danni, prima che l'ernia possa peggiorare e diventare più pericolosa. Degli studi hanno dimostrato che una chirurgia elettiva preventiva riduce notevolmente la morbilità e la mortalità.
  3. Sii consapevole delle potenziali manifestazioni di ernia. A seconda della tipologia di ernia e delle caratteristiche individuali del paziente, le probabilità di recidiva sono molto variabili.
    • Inguinale (pediatrica): questo tipo di ernia ha meno del 3% di probabilità di recidive dopo un trattamento chirurgico; a volte, guarisce spontaneamente da solo nei neonati.
    • Inguinale (adulti): a seconda del livello di esperienza del chirurgo che interviene per questo tipo di ernia, le recidive dopo l'operazione possono oscillare dallo 0 al 10%.
    • Incisionale: circa il 3-5% dei pazienti manifesta recidive dopo il primo intervento chirurgico. Quando l'ernia è più grande, può riformarsi nel 20-60% dei casi.
    • Ombelicale (pediatrica): questo tipo di ernia tende in genere a risolversi spontaneamente.
    • Ombelicale (adulti): si tratta della tipologia di ernia tra la popolazione adulta che ha le maggiori probabilità di ripresentarsi. In genere, ci si aspetta che l'11% dei pazienti ne soffra ancora dopo l'intervento.

Consigli

  • Evita di sollevare carichi pesanti, di tossire troppo forte o di piegarti troppo, se pensi di avere l'ernia.

Avvertenze

  • Vai subito dal medico se pensi di soffrire di ernia. Questo disturbo può trasformarsi rapidamente in un problema molto grave. Tra i sintomi di un'ernia strozzata ci sono nausea, vomito, febbre, battito cardiaco accelerato, dolore improvviso che aumenta rapidamente oppure un rigonfiamento che diventa rosso, viola o scuro.
  • Gli interventi chirurgici per riparare un caso di ernia acuta hanno generalmente un tasso di sopravvivenza inferiore e uno di morbilità maggiore rispetto a quelli programmati che non hanno carattere d'urgenza.
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