Come Amare il Tuo Lavoro

Опубликовал Admin
13-06-2017, 23:20
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"La maggior parte delle persone sono felici nel momento in cui decidono di esserlo." Abraham Lincoln (1809-1865) Opzione 1: Suona la sveglia – la rimandi. Suona la sveglia – ti lamenti. Ti alzi, ti vesti a caso. Sei in lotta con il traffico, arrivi al lavoro, hai la luna storta – guardi l’orologio e conti i minuti. Vai a casa, mangi, guardi la Tv e vai a dormire. Suona la sveglia – la rimandi. È solo mercoledì – mancano altri 2 giorni. Finirà mai questa settimana? Voglio solo dormire fino a sabato. Per favore, fammi vincere la lotteria. Odio questo lavoro. Cos’ho fatto di male? Ogni giorno mi sento in prigione. Opzione 2: Suona la sveglia ma non la senti perché sei sotto la doccia. Ti vesti con cura per la giornata. Ascolti musica mentre vai al lavoro – sorridi anche se sei bloccato nel traffico; è tutto bellissimo – oddio, è già ora di andare a casa. La giornata è volata! Fai una cena fantastica, parli della giornata, ti addormenti quasi subito. La sveglia suona ma non la senti perché sei sotto la doccia. Amo il mio lavoro! Come vorresti sentirti? La domanda non è cosa senti , ma cosa vuoi? Onestamente, non invidi nemmeno un po’ le persone che amano quello che fanno e non vedono l’ora di andare al lavoro ogni giorno? Per loro il lavoro non è una tortura, è divertimento! Perché? Perché hanno deciso che deve andare così. Prima che tu possa goderti il tuo lavoro, devi capire cosa significa "piacere" per te. Capirlo non solo ti aiuterà ad amare il tuo lavoro, ma la vita in generale! Ecco alcuni metodi per aumentare la tua soddisfazione – sul lavoro e altrove. Non è un rimedio istantaneo: ci vorrà del tempo, ma lo sforzo verrà ben ricompensato.

Esame di “Coscienza”

  1. Cerca di capire cosa ti rende felice: pensaci e scrivilo. Prenditi del tempo per fare una lista delle cose che ti fanno sorridere. Quando fai la lista, scrivi tutto, non importa se ti sembra stupido o irrilevante per il tuo lavoro. Lo scopo non è quello di collegare la lista al lavoro, ma di stilarne una che parli di te.
  2. Chiediti "Perché? " per ogni voce: ok, hai la tua lista – ora devi capire perché queste cose ti rendono felice… cosa nel "pescare" ti rende felice? È il gesto in sé? O il contesto? È davvero il pescare o l’essere fuori con gli amici? Fallo per ogni voce della lista, scava in profondità. Continuati a chiedere "perché" fino a quando non arrivi alla radice della ragione per cui una cosa ti rende felice. È quella la lista che stai davvero cercando.
  3. Cerca di capire cosa ti rende infelice: proprio come nei due passaggi precedenti, farai una lista delle cose che invece non ti piacciono. La tua routine mattutina non ti piace? Perché? Si tratta davvero del tempo che passi in macchina (se ti capita di fare delle gite in macchina allora non è quello il punto)? Sono gli altri guidatori?
  4. Chiediti "Perché" per ogni voce: proprio come hai fatto per gli aspetti positivi, devi determinare perché quelle cose ti rendono infelice. Cosa dello stare in macchina ti dà davvero fastidio? Dal momento che ti piace viaggiare in macchina e ascoltare la musica, perché in questo caso è diverso? Pensaci. Userai questa lista più avanti e quindi deve essere molto, molto specifica. Fai la lista e chiediti "perché, perché, perché" per scoprire quali sono, in profondità, le cose che ti rendono infelice.
  5. Cerca di capire cosa ti motiva: le persone amano fare ciò che le motiva (è ovvio). Quindi devi fare una lista delle cose che ti fanno sentire motivato. Alcune persone sono motivate nell’aiutare gli altri, alcune dai successi, alcune dalla stimolazione intellettuale. Non è un compito facile, ma è qualcosa che devi sapere di te stesso. È una di quelle attività sul "senso della vita" che cambiano di persona in persona. Qual è la tua motivazione?

Esamina il tuo Lavoro

  1. Identifica gli aspetti positivi: ok, forse non ami il tuo lavoro, ma ci saranno delle cose che non detesti del tutto. Ci saranno delle cose che ti piacciono. Fai prima l’elenco di queste cose. Rilassati e considera tutte le cose collegate al tuo lavoro che non sono negative. Forse hai un tragitto casa-lavoro molto breve, ed è una buona cosa. Com’è l’illuminazione e lo stato dell’edificio nel complesso? Hai delle pause durante la giornata? Anche se sono brevi, sono qualcosa in più. E cosa pensi di alcune delle persone che lavorano con te? Fai una lista di tutto.
  2. Chiediti perché: proprio come nella Fase 1, devi identificare perché ti piacciono queste cose. Quali sono gli aspetti positivi di ogni singolo elemento della lista? È importante perché andrai a correlare questa lista con quella che hai fatto prima.
  3. Identifica gli aspetti negativi: questo non dovrebbe essere difficile – cosa non ti piace del tuo lavoro? Fai una lista completa, molto specifica. "Odio quello che faccio" non va bene. Cosa, nello specifico, non ti piace del tuo lavoro? Le mansioni, il contesto, la gente, l’azienda… tutto.
  4. Chiediti perché: lo hai fatto per gli aspetti positivi, ora fallo per quelli negativi. Proprio come la Fase 1, scava un po’ più in profondità. Potresti aver scritto che non ti piace il tuo capo. "Perché è uno <inserire qui=""insulto="">" non è produttivo; cosa, nello specifico, non ti piace del suo comportamento? E ancora più importante, in che modo ti influenza in modo negativo?

Mettere Tutto Assieme

  1. Unisci le liste degli aspetti positivi: rileggi con attenzione le liste delle cose che ti rendono felice e delle cose che ti piacciono – e non piacciono – del tuo lavoro. Potresti trovare delle cose che non ami del tuo lavoro che magari coincidono con le cose che ti rendono felice. Un esempio potrebbe essere "Il mio capo mi sta sempre attorno", ma nella lista delle cose che ti rendono felice hai "amo essere circondato di persone". Prendi tutto quello che hai scritto sul tuo lavoro (aspetti positivi e negativi) e scrivici accanto (se sono coerenti) le cose che ti rendono felice fuori dall’ambito lavorativo.
  2. Unisci le liste degli aspetti negativi: come hai fatto nel passaggio precedente, compara la lista degli aspetti negativi legati al lavoro a quella delle cose che ti rendono infelice. Di nuovo, potresti sorprenderti nel ritrovare le cose che hai elencato nella lista degli aspetti positivi del lavoro tra le cose che ti rendono infelice. Per esempio, se hai scritto "il mio capo non si fa mai vedere" tra le cose positive, ma "restare da solo" tra quelle che ti rendono infelice, c’è una contraddizione che ti porta a… br>
  3. Cerca le contraddizioni: sulle tue liste, potresti trovare cose che ti piacciono del tuo lavoro che però sono anche nella lista delle cose che ti rendono infelice e, viceversa, cose che non ti piacciono del tuo lavoro ma che sono tra quelle che ti rendono felice. Fai una lista delle contraddizioni che le includa tutte. Concentrati un po’ di più su queste cose.
  4. Cerca le conferme: proprio come il passaggio precedente, avrai delle corrispondenze coerenti tra una lista e l’altra. Alcune delle cose "negative" sul tuo lavoro saranno sulla tua lista delle cose che ti rendono infelice e viceversa. Fai una lista delle conferme che includa tutte queste coincidenze.
  5. Controlla il tuo lavoro: per essere più che sicuro, fai questi esercizi un paio di volte. Non buttare giù di pancia le liste e poi non pensarci più. È uno strumento molto, molto importante e potrai usarla anche in futuro – se vuoi davvero essere proattivo nella tua vita, userai molto spesso queste liste. Una volta che sarai del tutto soddisfatto e le tue liste saranno accurate e complete…
  6. Fai una pausa: datti un po’ di tempo per far sedimentare le cose. Lo capirai quando sarai pronto per la prossima fase, quindi non affrettare le cose. Il tuo cervello ha bisogno di tempo per rielaborare le informazioni che hai appena assimilato. Se hai fatto per bene questi passaggi, avrai delle informazioni nuove e potenzialmente sorprendenti. Dopo un paio di giorni, sarai pronto.

Passa all’Azione

  1. Prendi un impegno: l’obiettivo che ti sei prefissato è quello di amare il tuo lavoro. Per farlo, dovrai essere determinato a fare un cambiamento psicologico positivo. Non credere che solo perché hai fatto il lavoro di preparazione le cose cambieranno per magia. Dovrai rivedere costantemente rivedere le tue attitudini e i tuoi comportamenti.
  2. Concentrati sulle conferme positive: per esempio, se il tuo capo è "onnipresente", ricordati quanto ami essere circondato dalla gente. Quando il telefono suona di continuo, ricorda che ami parlare con la gente. quando ti chiedono costantemente di fare lavori extra, ricordati che ti piace aiutare le persone. L’obiettivo è cercare nel tuo lavoro le cose che ti rendono felice e concentrarti su quelle. Ogni volta che un evento legato al lavoro è anche sulla tua lista "delle cose felici", fai una nota mentale: "questo è bello perché…"
  3. Cerca le motivazioni legate al lavoro: deve esserci qualcosa nel tuo lavoro che è presente anche sulla lista delle motivazioni. Trovale. Questa è una delle cose che dovrebbe sapere anche il tuo supervisore. Cerca di parlare con lui delle cose che ti stimolano per vedere se puoi avere delle mansioni il più vicino possibile a queste cose. Non dare per scontato che accadrà tutto di colpo; le tue mansioni correnti esistono per un motivo e ci vorrà tempo per sistemare il carico di lavoro, ma la maggior parte dei manager vuole che i suoi impiegati siano produttivi e felici – riduce il turnover e li fa apparire sotto una luce migliore perché la squadra lavora meglio. Quando lo fai, centra la conversazione sulle aree positive piuttosto che su quelle negative: ""Odio il mio lavoro perché è noioso"" non ti porterà lontano, anzi, potresti sentirti dire ""Perfetto. Buona fortuna per la ricerca di un nuovo lavoro. Passa dall’ufficio personale mentre te ne vai. "". D’altra parte un ""Mi piacerebbe avere qualche nuova mansione che mi permetta di interagire di più con le persone"" provocherà una risposta più ponderata e dimostra un’etica lavorativa matura.
  4. Elimina i "pensieri negativi": a volte ti ritroverai a pensare cosa non ti piace del tuo lavoro – o parti di esso. La tua mente alimenterà questi pensieri fino a bloccarti. Questi sono i pensieri negativi, e non portano nulla di buono. Quando ti rendi conto che lo stai facendo, scacciali e torna al positivo. Pensa a qualche attività legata al lavoro che coincide con la lista delle cose che ti fanno felice. Non è semplice. I pensieri negativi sono un’abitudine ed è difficile da perdere, ma è fondamentale che tu la stronchi il prima possibile. I pensieri negativi aumentano lo stress, possono portare alla depressione e di certo riducono la tua concentrazione, il che porta ad una scarsa performance lavorativa che non farà altro che alimentare i pensieri negativi… come puoi vedere è un circolo vizioso.
  5. Usa con saggezza le pause: quando hai 15 minuti di pausa o mezz’ora di pausa pranzo, usa quel tempo per fare cose che ami. Non è il momento di fare comunella con i colleghi per lamentarsi. Se è parte della tua cultura, staccati – ti fa solo del male. Magari trova qualcuno a cui piaccia camminare e vai a fare una passeggiata; parla di cose piacevoli. Durante il pranzo, stai con persone positive, non negative. Pe persone si influenzano a vicenda con la loro attitudine. Se senti in continuazione persone che hanno un punto di vista negativo, anche il tuo peggiorerà. Invece, se frequenti persone positive, anche il tuo pensiero positivo crescerà!
  6. Usa l’affermazione: l’avrai già sentito milioni di volte. Magari non ci hai dato peso, ma funziona davvero. Potrebbe sembrarti un po’ stupido guardarti allo specchio la mattina e dire a te stesso che sarà una grande giornata, ma… lascia sedimentare questa affermazione. Aiuterà. I pensieri positivi sono un’abitudine esattamente come quelli negativi. Funziona perché è così che lavora il nostro cervello. Potrebbe sembrare inutile all’inizio e non vedrai risultati immediati – non è una bacchetta magica – ma non fermarti. Fallo ogni giorno. Attacca le liste delle cose positive allo specchio e leggile ogni mattina.
  7. Cerca i risultati: se hai fatto tutti i passi e sei passato all’azione, vedrai i risultati. All’inizio saranno dei passi molto piccoli quindi dovrai cercarli. Ci sono e sta a te trovarli. Quando vedi un risultato… festeggia! Ogni successo è un feedback positivo per il tuo cervello. Inizieranno ad arrivare sempre di più ed in fretta. Tuttavia ci saranno sempre degli eventi che non ti piacciono. Nessuno ama ogni singolo secondo della sua vita. È normale. Quando capita, affronta questi momenti con decisione e volta pagina. Non ristagnare nella negatività. Concentrati sulle cose positive che devono arrivare.

Consigli

  • Inizia a cercare. Passando all’azione, potresti scoprire che il tuo lavoro ti piace più di quanto c’è là fuori, oppure ne troverai uno nuovo. A volte il solo cercare un nuovo lavoro può rivelarsi terapeutico.
  • Se questi passaggi non funzionano; se sei sicuro al 100%, senza ombra di dubbio, che non amerai mai e poi mai il tuo lavoro, e ne troverai un altro, usa questi passaggi per valutare un nuovo, potenziale lavoro. Assicurati che il prossimo sia di tuo gradimento.
  • Spesso quello che odi del tuo lavoro è un tuo collega, o diversi colleghi, che rendono impossibile la tua vita lavorativa. La cosa che devi ricordare su queste persone è che non devi prendere troppo sul personale quello che dicono. Ci sono persone offensive, gelose, pettegole e anche quelle che vorrebbero soffiarti il posto. A volte trovare qualcosa che ti piace di queste persone e farglielo notare può cambiare radicalmente la situazione. Cerca di interessarti a quello che hanno da dire. Fai domande su di loro e sulla loro vita. Spesso queste persone si accorgeranno che gli piaci e cambieranno il loro atteggiamento nei tuoi confronti. Quando trovi qualcuno che è una spina nel fianco, lo notano tutti. Non cedere a questo gioco.
  • Ricordati che non sempre l’erba del vicino è la più verde. A volte puoi cambiare lavoro solo per scoprire che quello nuovo ha un capo con cui è difficile relazionarsi o colleghi peggiori, oppure il doppio del lavoro e la metà dei benefici. Fai le tue ricerche prima di cambiare. Cerca di scoprire il più possibile sul nuovo lavoro e sulle persone con cui avrai a che fare.
  • Ricorda che la tu attitudine influenza gli altri e anche il tuo rendimento lavorativo. Se ce la fai, cerca di prenderti un paio di giorni liberi per riflettere sulla tua vocazione o su dove vuoi andare. Fare un passo indietro e una nuova prospettiva possono essere cruciali per modificare il tuo atteggiamento e la tua mentalità.
  • Se puoi permettertelo, inizia a mettere una piccola parte dello stipendio in un fondo di risparmio conveniente o in un "fondo libertà". Potrebbe volerci più di un anno in base a quanto contribuisci, ma prima o poi avrai abbastanza soldi da parte per lasciare il lavoro e vivere di rendita per un po’ mentre cerchi un nuovo lavoro.

Avvertenze

  • Non lasciare mai un lavoro sull’impulso del momento senza avere le spalle coperte. Potrebbe volerci parecchio tempo per abituartici. Se vuoi lasciare il lavoro, trovane prima un altro.
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